Quella corsa sotto la propria tifoseria per festeggiare il gol ha ricordato tanto l’esultanza di un paio di mesi fa, quando segnò il primo gol della rinascita del San Luca contro il Locri in Coppa italia. Quella corsa disperata, alla ricerca degli sguardi e degli abbracci del proprio pubblico, dei propri amici che festeggiano insieme a lui il momentaneo vantaggio contro l’Africo. Sì, perché lui è così: uno di cuore, uno di sacrificio, uno che vive di emozioni.
Giuseppe Mammoliti trova ancora il gol in una partita da protagonista vero. Una prova di sacrificio e costanza, riuscendo tra diverse difficoltà a fare quello che è chiamato a fare con la maglia del suo San Luca.
Alessandro Caridi ha dovuto rivisitare il suo modulo pur di schierare il quartetto degli attaccanti, tutti insieme. Poi, per l’appunto, Mammoliti insacca a rete una punizione magistrale da oltre 40 metri facendo tornare alto l’umore del pubblico giallorosso che ricorda nel gesto tecnico dell’attaccante, i gol di un altro storico capitano giallorosso. E se ci siamo chiesti per settimane come mai Mammoliti, il nuovo capitano, non trovasse la via del gol, ora questa domanda vorremmo proprio evitare di farcela: Giuseppe Mammoliti è l’unico attaccante esperto di origini sanluchesi che ha questa squadra in rosa, nonostante gli alti e bassi, è giusto e doveroso che scenda in campo. Tanto più se ci mette la grinta e l’entusiasmo visti in campo, da quando Caridi siede sulla panchina giallorossa.
Mister Caridi, l’unico dei cinque allenatori che quest’anno hanno seduto sulla panchina giallorossa a prendere per mano il giovane talento sanluchese e farlo splendere di luce propria come una pietra preziosa. I quattro gol messi a segno in campionato, da quando Caridi siede sulla panchina giallorossa, dimostrano come l’attaccante abbia trovato la giusta intesa con il modulo utilizzato dall’allenatore.
Ora ci attende il big match con il Gioiosa e lì servirà ancora una volta l’atteggiamento da leader vero. Mammoliti può farlo, può trascinare questa squadra: deve solo crederci di più nell’arco dei novanta minuti. Può togliersi e regalare ancora tante soddisfazioni, a se stesso e alla piazza di San Luca che crede fortemente in lui.
© A.S.D. San Luca